
Nel 1987, quando decisi di creare un’associazione che avesse come suo scopo principale
quello di organizzare attività culturali, in particolar modo rivolte ai giovani, il mondo era
molto diverso da quello attuale.
La rivoluzione informatica era ancora piuttosto lontana nel tempo ed i rapporti umani erano forse più diretti, anche se meno “connessi” tramite i social media ed i vari sistemi di messaggistica.
Anche il sistema di diffusione musicale, seppur meno fruibile, era altrettanto autentico, potendo contare solo sulle esibizioni dal vivo e sui precari supporti magnetici o in vinile, mentre quelli audio-digitali erano davvero agli inizi.
Trentasette anni di evoluzione tecnologica quindi, oltre che di dinamiche nettamente mutate nei rapporti fra le persone, ma anche di sostanziali novità a livello normativo.
La riforma del Terzo Settore ha offerto nuove grandi opportunità, adattandosi meglio alle necessità di quella preziosa parte della società civile prodigata a salvaguardare e a divulgare la parte più importante del Sapere umano: la Cultura, che ne rappresenta l’evoluzione ed anche e soprattutto un diverso approccio alla vita.
L’insieme di tutti questi elementi, unito allo sguardo al futuro ci ha consentito di compiere il passo definitivo verso la forma giuridica più adatta a salvaguardare, si spera per sempre, quanto prodotto nel corso dei decenni sia da me, sia dall’Associazione “Fryderyk Chopin”, sia da coloro che l’hanno sostenuta: la fondazione.
Quest’ultima, presieduta da Paolo Masotti, avrà anche la funzione di tutelare il
notevolissimo patrimonio morale e culturale ma anche storico e sociale, della mia vita umana e professionale, vissuta per la musica.
Un archivio che è personale ma anche specchio di un secolo: il Novecento.
Un capitale composto da quintali di articoli, manifesti, depliant, corrispondenza e fotografie, nonché da registrazioni video e audio, analogiche e digitali, che non può essere disperso.
Tutto è per me culminato nelle varie onorificenze ricevute dal Presidente della Repubblica tra le quali, nel 2003, la Medaglia d’Oro per i Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte.
L’Associazione non poteva però essere oggetto di dissoluzione, ma di trasformazione, volta ad assicurare il mantenimento di quanto raggiunto, primo fra tutti la Medaglia concessa nel 2015 alla 25^ edizione del Concorso da parte del Presidente della Repubblica che non sarebbe potuta “vivere” in un’organizzazione creata ex novo.
Delicata, ma pressoché automatica, è stata la scelta della denominazione del nuovo ente.
L’intitolazione a mio nome, più che un’autocelebrazione, ha voluto indicare un punto d’incontro tra i diversi tipi di impegno in ambito artistico, didattico e organizzativo, e tra le varie epoche che la mia attività concertistica ha attraversato in quasi settantacinque anni.
È nata così la Fondazione Marcella Crudeli.
Marcella Crudeli
Fondatrice e Direttore Artistico Fondazione
